La psicoterapia individuale sistemico-relazionale è un tipo di terapia che mira a risolvere in tempi brevi le difficoltà psicologiche che compromettono il benessere personale e la qualità della vita della persona.
Queste difficoltà si esprimono attraverso diversi canali: sintomi psichici, comportamentali, psicosomatici che possono avere differenti gradi di gravità, causando sofferenza e limitando, più o meno severamente, le attività personali in uno o più ambiti.
In questo tipo di terapia mirata sul disagio in atto e sulla sua risoluzione sono presi in esame sia la persona nella propria dimensione individuale, sia le relazioni che fanno parte della sua vita nei diversi contesti della quale fa parte e nella quale agisce.
È un percorso terapeutico che conduce la persona a divenire consapevole delle proprie modalità relazionali e comportamentali disfunzionali che mantengono in vita il disagio, la sofferenza e si ripercuotono sulla sua qualità di vita in uno o più ambiti (lavoro, famiglia, sociale) e conduce a recuperare il benessere psicologico, eliminando il disturbo o il disagio che impedisce di vivere serenamente.
L'obiettivo primario di un percorso di terapia è quello di raggiungere un cambiamento.
Tale cambiamento si concretizza nel raggiungimento di uno stato maggiore di benessere personale, non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all'inizio, ma come acquisizione e attivazione di risorse, di strumenti necessari per affrontare problematiche passate, presenti o future.
Non si tratta di una trasformazione superficiale, limitata al semplice apprendimento di nuove informazioni o di nuove "tecniche", ma di una trasformazione sostanziale, a livello sia del pensiero che dell'azione.
L'obiettivo di ogni percorso terapeutico è quello di rendere il paziente in grado di attuare una profonda riflessione su di sè, attraverso la rinnovata capacità di mettersi in discussione al fine di raggiungere una più completa e complessa consapevolezza di sè.
E' proprio attraverso la relazione terapeutica che si arriva ad essere in grado di interrogarsi e mettersi in gioco in modo nuovo.
Attraverso l'esperienza di fiducia che si viene a creare con il proprio terapeuta, il paziente arriva a costruirsi un'esperienza di relazione e con essa una diversa modalità di rapportarsi agli altri, favorendo il senso di autonomia e l'attivazione di nuove risorse anche in altri contesti ed in diverse situazioni.
Infine, un altro importante cambiamento che si può ottenere dal percorso terapeutico è quello di cambiare atteggiamento nei confronti del concetto di verità: non si è più alla ricerca di certezze assolute, che durino nel tempo, ma si impara ad interrogarsi, a dubitare e a vivere nel dubbio, mettendosi in discussione, accettando i diversi punti di vista, considerando tutto ciò come una risorsa, un'occasione di crescita personale e non più un limite.
Si fa propria una visione positiva della vita e l'idea che esistano diversi modi di vedere il mondo "reale", secondo una logica in cui è ammessa l'esistenza di diversi mondi possibili.
Con sempre maggior frequenza le persone si rivolgono allo psicologo per un sostegno o un confronto; si tratta spesso di individui che, pur avendo valide risorse personali, si trovano in difficoltà ad affrontare una grande sofferenza, oppure attraversano un momento di blocco rispetto al loro progetto di vita.
Si può sentire questa esigenza dopo una relazione sentimentale fallita, quando i rapporti interpersonali non sono soddisfacenti, oppure quando ci si accorge di non riuscire a esprimere in modo adeguato le proprie emozioni o a gestire la rabbia.
Talvolta invece le persone incontrano difficoltà eccessive quando devono svolgere particolari performance nello studio, nell'attività sportiva, o non riescono a gestire in modo efficace la propria attività lavorativa. Oppure ci si accorge di avere molta difficoltà a superare un lutto, una separazione, un licenziamento o anche una semplice critica o un momento di discussione.
Tutte queste situazioni possono anche generare problematiche quali disturbi di ansia, attacchi di panico, depressione, fobie o problemi psicosomatici.
Talvolta queste difficoltà sono dovute a situazioni improvvise e traumatiche che accadono in modo inatteso (come un incidente, una perdita, un trauma, una violenza); altre volte invece la persona si accorge di non riuscire più a sopportare l'accumularsi di situazioni relazionali irrisolte con la propria famiglia d'origine o nella coppia, oppure riemergono eventi ed esperienze del passato non adeguatamente elaborati e risolti.
A volte chi si rivolge a uno psicologo lo fa dopo averci pensato su varie volte, dopo essersi chiesto se è un passo davvero necessario e dopo essersi risposto che le ha tentate tutte e che non è in grado di farcela da solo. Si tratta spesso di una decisione presa a malincuore, talora con rabbia e vergogna. Perché è così difficile chiedere aiuto a uno psicologo? Perché è così difficile chiedere una consulenza per mettere un po’ a fuoco certe difficoltà che rischiano di rendere la vita impossibile da vivere?
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Ultima modifica: 31/01/2017
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